venerdì 15 maggio 2015

Il programma economico della Germania nazista

Il 22 giugno 1940, come gran capo del piano quadriennale, Herman Göring ordinò che riflettono sull'organizzazione economica dell'Europa dopo la guerra. In seguito a questo, la Cancelleria del Reich ha prodotto un memorandum il 9 luglio 1940 come base per l'organizzazione della nuova Europa economica voluta dai nazisti. In questo memorandum, ci sono alcune linee di lavoro:

    "Le parti d'Europa sotto l'influenza della Germania devono essere unificati nello stesso modo come altre aree del territorio, come gli Stati Uniti e la Russia. La creazione di una zona economica su scala europeo è stato impedito arbitrariamente dopo la seconda guerra mondiale dai trattati di Versailles "
idea: Uno spazio economico europeo
"Uno dei problemi è che il Trattato di Versailles (e seguenti) ha creato 7000 km di confini nuovi doganali."
idea: i confini sono barriere
"Le valute dell'Europa centrale devono essere collocati in modo uniforme attraverso la definizione di un tasso di cambio fisso tra quelle di altri paesi e il Reichsmark."
idea: un tasso fisso tra le monete europee
"Le barriere commerciali in Europa centrale dovrebbero essere aboliti."
idea: eliminazione dei dazi
"Il danno ai singoli settori può essere evitato la conclusione quota, accordi sui prezzi e di vendita tra gruppi economici nei rispettivi paesi. Allo stesso modo l'agricoltura potrebbe essere protetta da misure che devono essere adottate dalla le agenzie Reich e le loro controparti in altri paesi."
tra l'altro, idea: una politica agricola comune

E, sempre secondo il memorandum, qui sono i principali benefici che fornirebbe la comunità economica voluta da parte dei nazisti:
"La possibilità di una produzione razionale e di messa a fuoco le preoccupazioni più efficienti nei siti più favorevoli, eliminando fabbriche inefficienti e terminare il movimento non redditizie delle merci."
idea: posti di lavoro trasferiti al più conveniente per le imprese
"L'espansione di spazio commerciale senza dazi doganali"
idea: un mercato unico
"Aumentare il leveraggio nei negoziati commerciali e le relazioni con gli altri paesi."
idea: insieme siamo più forti nel l'economia globale.
Il memorandum è stato tradotto in inglese qui. Vi è il link per l'originale in tedesco. Si fecce un incontro presso il Ministero dell'Economia del Reich guidato da Walther Funk 22 luglio 1940 dove si è lavorato su queste tracce e lo stesso Walther Funk ha tenuto un discorso il 25 luglio 1940 che spiega la sua strada per raggiungere i suoi obiettivi e la trasformazione dell'Europa in un'economia di pace sotto la guida tedesca. Essa afferma che ci vorrà tempo e si deve procedere per gradi.Qui altri testi degli archivi nazisti rivelati, tradotto o no, dalla Fondazione Rath.
Così riassumiamo le idee:
- Una zona economica europea- Senza frontiere- senza dazi- Un mercato unico,- Una politica agricola comune,- Il trasferimento di fabbriche per più redditizio,- Un tasso fisso tra le valute,- E l'idea che
più la zona di libero scambio economica è ampia e più farà leva per negoziare nel commercio internazionale

Ecco qui il piano nazista per l'economia dopo guerra in Europa ! Non vi è alcuna necessità di una forte critica per rendersi conto che queste proposte sono state adottate e attuate ora ed che la cosa si chiama 'Unione europea.
Eppure sapevamo già allora cosa queste idee provocherebbero, se fossero state attuate.L'ambasciatore italiano a Berlino, Dino Alfieri, ha fatto un rapporto il 01 agosto 1940 per quanto riguarda il piano economico tedesco. Egli spiega il desiderio nazista di dividere il mondo in zone economiche, ancorando al Reichmark le valute dell'Europa, e sotto l'egida di una moneta stabile (forte), il Reichsmark, la Germania avrebbe riservato la produzione industriale a scapito di altri paesi. Alfieri precisa, inoltre, che in queste circostanze il ruolo dell'Italia sarebbe sollo di agricoltura, eppure il paese ha bisogno anche
"di una larga attività industriale per assicurare l’impiego di tutte le forze lavoratrici". Egli continua a dare il suo parere, "tenendo presente la nostra situazione industriale e commerciale" nel Paese, si doveva evitare, egli scrive, "la costituzione di queste zone economiche in cui i nostri interessi verrebbero fatalmente ad essere sacrificati"
Questo rapporto può essere trovato nel libro "Storia delle Relazioni Internazionali", edizioni Monduzzi.
Se qualcuno aveva ancora qualche dubbio circa l'essenza nazista dell'Unione europea, ed i risultati che avrebbe portato, è ora necessario trarre le necessarie conclusioni.
'Hanno' fatto tutto cio che i nazisti avrebbero fatto se avessero vinto la guerra.


Gigi Houille



venerdì 20 marzo 2015

Arresto politico in Francia !!


Uno candidato UPR alle elezione “départementales” è stato arrestato due giorni fa. Sono venuti a prenderlo a casa sua 5 'gendarmes' con due macchine e con giubbotti antiproiettile.



1/ La bandiera blu stellata sui municipi in Francia.

La storia inizia qualche mesi fa.
Questo candidato dell'UPR, Yannick Hervé, ha studiato i trattati europei e la costituzione francese. E ha scoperto che nella costituzione europea del 2005 rifiutata dai Francesi nel famoso referendum, c'era il riconoscimento della bandiera europea. Pero di questa bandiera non se ne parla nel trattato europeo. I burocratici volendo avere più chance possibile per far consenso, avevano tolto questa domanda dal trattato di Lisbona.

Quindi per legiferare sui simboli europei, molti paese hanno ratificati questi nella dichiarazione 52 alla fine del trattato sul funzionamento dell'UE. La dichiarazione 52 dice questo:
  1. Dichiarazione del Regno del Belgio, della Repubblica di Bulgaria, della Repubblica federale di Germania, della Repubblica ellenica, del Regno di Spagna, della Repubblica italiana, della Repubblica di Cipro, della Repubblica di Lituania, del Granducato di Lussemburgo, della Repubblica di Ungheria, della Repubblica di Malta, della Repubblica d'Austria, della Repubblica portoghese, della Romania, della Repubblica di Slovenia e della Repubblica slovacca relativa ai simboli dell'Unione europea.
Il Belgio, la Bulgaria, la Germania, la Grecia, la Spagna, l'Italia, Cipro, la Lituania, il Lussemburgo, l'Ungheria, Malta, l'Austria, il Portogallo, la Romania, la Slovenia e la Repubblica slovacca dichiarano che, per essi, la bandiera rappresentante un cerchio di dodici stelle dorate su sfondo blu, l'inno tratto dall'«Inno alla gioia» della Nona sinfonia di Ludwig van Beethoven, il motto dell'Unione «Unita nella diversità», l'euro quale moneta dell'Unione europea e la giornata dell'Europa del 9 maggio continueranno ad essere i simboli della comune appartenenza dei cittadini all'Unione europea e del loro legame con la stessa.

In fatti, la Francia non fa parte dei paese ad avere ratificato la dichiarazione 52, quindi non ha riconosciuto questa bandiera come un suo simbolo. Questo non è neanche una bandiera, questo è solo il simbolo di un programmo politico che non ha mai vinto nessuna elezione !

Aggiungiamo che l'articolo 2 della costituzione francese dice che il simbolo nazionale è la bandiera blu, bianco, rosso. E che il titolo XV della stessa costituzione dal 1992 non definisce mai l'uso della bandiera europea. Al massimo, l'articolo 88-1 dice: “ La Repubblica partecipa alle comunità europee ed all'unione europea, costituite da Stati che hanno scelto liberamente, in virtù dei trattati che le hanno istituite, di esercitare in comune certe delle loro competenze” E NIENTE ALTRO !

Aggiungiamo ancore la circolare ministeriale 246 del 6 maggio 1963 del ministero dell'interno indirizzata ai prefetti, che per l'uso della bandiera europea dai municipi, precisava che in modo occasionale, per le grande circostanze della vita del comune, non c'era obiezione particolare. Di più questo testo ricordava che solo la bandiera francese sarà utilizzata per le feste nazionale. Ecco il testo originale:
Circulaire n° 246 
« Objet : Pavoisement des édifices publics aux couleurs de l'Europe
Répondant à un appel lancé par l'Association française pour le Conseil des communes de l'Europe, un certain nombre de municipalités ont décidé de faire pavoiser les édifices publics aux couleurs de l'Europe à l'occasion de chacune des grandes circonstances de la vie communale. De telles décisions ne soulèvent aucune objection de principe dès lors qu'elles concernent effectivement le drapeau adopté en 1955 par le Comité des ministres du conseil de l'Europe : douze étoiles sur champ d'azur. Vous aurez soin cependant de rappeler aux maires, chaque fois que vous serez saisi d'une délibération prise dans ce but, que le drapeau tricolore reste le seul emblème qu'il convient d'arborer sur les bâtiments publics pour la célébration des fêtes nationales. »

Nessuna legge, nessuno decreto, fu mai adottato in Francia in questo senso, nemmeno una decisione europea che costringerebbe i paesi membri.

La possibilità di usare la bandiera europea rimane quindi une scelta, ma:
  • La bandiera europea non ha nessuna definizione giuridica in Francia.
  • Se niente fa ostacolo al suo uso, niente lo definisce. Questo argomento potrebbe quindi essere usato per qualsiasi stoffa colorata visto che avrebbe lo stesso livello di definizione giuridica.
  • Ma questa scelta libera non può essere una decisione unilaterale del sindaco che imporrebbe allora sua libertà personale a suoi amministrati. Dovrebbe al minimo essere appoggiato da un voto formale del consiglio comunale o, meglio, da un referendum popolare
Tutte queste precisioni, il candidato Yannick Hervé dell'Union Populaire Républicaine, le scrive in una lettera che sistematicamente manda ad ogni sindaco che appende al municipio la bandiera blu stellata. Sulla lettera, prima di firmare si leggono queste parole :

Del fatto del carattere non costituzionale dell'uso della bandiera europea, vi chiedo, nel nome dell'Union Populaire Republicaine, di fare sganciare questa bandiera al più presto et di conservare unicamente, come i testi regolamentari lo consigliano e la costituzione lo imponga, la bandiera francese definita nel suo articolo 2.”


2/ I sganciamenti di bandiere europee

Tutti sano che Moscovici è diventato commissario europeo nella nuova commissione. Quindi, come era deputato, si doveva fare un elezione per prendere il suo posto. Ovviamente, l'UPR ha presentato un suo candidato e fu Yannick Hervé a fare campagna. Ma l'UPR che può adesso inorgoglirsi di più di 7000 tesserati (per la Francia, diventa quasi il settimo partito in numero di tesserati e cresce del 80% al anno), non ha ricevuto nessuno minuto in TV e appena due piccoli articoli nella stampa. I media mainstream fanno sempre la loro prescelta per i cittadini, scelgono i partiti che non fanno paura al sistema. Quindi 95% del tempo parlavano del PS di Hollande, Del UMP di Sarkozy e del FN di Le Pen. Allora per fare parlare di lui, Yannick Hervé ha invitato tutte le stampe sulla piazza del municipio e promesso una sorpresa. E' venuto solo un canale TV che poi non ha neanche messo in onda la video, solo su internet. E la sorpresa era di sganciare la bandiera blu stellata dal municipio per poi la dare il commissariato (cosi non può essere coinvolto per furto) con una maincourante per non rispetto della costituzione.


3/ La moda 

Ovviamente, questo fatto non ha interessato nessuna stampa pero, é andato di moda di continuare a sganciare le bandiere per darle alla polizia nello stesso modo. Il scopo è di non finire in galera per furto e di provare ad andare in tribunale per violazione della costituzione Ad oggi più di 120 bandiere sono state sganciate e quelle fatte da attivisti UPR sono state rese in questo modo. Come non c'è furto e come se inizia un processo sarebbe un processo politico, cosa che la giustizia non vuole, allora niente accadde. Le autorità fanno finta di non vedere niente. Al meno fino a questo martedì.

4/ L'arresto

Dopo le elezione per il posto di Moscovici, arrivano le elezione “departementale”. Yannick Hervé si presenta vicino a Strasburgo, regione molto europeista. E nella zona sceglie 6 municipi con le bandiere europee. Nella note di lunedì a martedì, fanno il giro, secondo lui, era solo ;) e sgancia queste 6 bandiere.
Poi, non si sa troppo se i sindaci lo sapevano, se sono andati al commissariato per vedere se le bandiere sono state restituite. Il fatto fu che martedì alle 5 di sera, arrivano alla casa di Yannick Hervé 5 “gendarmes” con giubbotti antiproiettile. E' successo proprio cosi :
Suonano alla casa, apre la moglie. Vedendo le forze dell'ordine, si gira e grida:“Amore, e per te!”
Scende allora Yannick del primo piano, vendendo questi 'gendarmes' disse : “aah, vi aspetavo !”.
Poi prende qualche affare ed i trattati europei. Uno gli chiese : “ e' questo che andrete a leggere ?” e Yannick di rispondere: “no, questo lo leggerete voi per la mia deposizione !”. E via verso il commissariato.

In realtà, le forze dell'ordine non sapevano chi arrestavano. Avevano ricevuto l'indirizzo con le seguente indicazione: “un uomo possibilmente violente”. Ma hanno visto dopo due ore che si trattava di un candidato politico e che erano furti simbolici. Di più, le bandiere, che per una volta non erano restituite al commissariato, erano state depositate la mattina stessa al giornale locale, coinvolgendo cosi il giornale nella storia, obbligandolo a scrivere un articolo ! Alle 9 della sera, capendo che si trattava di un arresto politico, i 'gendarmes' lo lasciarono andare e gli diedero un appuntamento per ascoltarlo il giorno dopo.

5/ Il trattamento mediatico

Il titolo dell'AFP
La storia iniziava a fare rumore, i due giornali locale dandogli parecchie articoli e anche la radio locale quando, miracolo, l'AFP (Agence France Presse) fa una breve notizia. L'AFP è un po il poliziotto di quello che si può dire o no nei media in Francia. Arrivano allora parecchie articoli riprendendo questa notizia e sopratutto parleremmo di Le Figaro.

Per Le Figaro, nel titolo, è un candidato dello FN ad avere sganciato le bandiere. E una costanza dei media del regimo di fare credere che ogni azione anti-ue sarebbe dello FN.
Il Figaro con il titolo inventato
E' il modo loro per impedire alla gente di avere idee del genere perché sarebbero di estrema destra. Allora i Svedesi avendo rifiutato l'euro sarebbero un popoli d estrema destra ? La Svizzera e la Norvegia che non sono entrate nell'UE sarebbero popoli di estrema destra ? Il trattato sull'Unione europea con il suo articolo 50 permettendo ad ogni stato che lo vuole di uscire dall'Ue sarebbe un trattato di estrema destra ? Ovviamente no. Di più lo ministero dell'interno la affermato per due volto classificando l'UPR in "liste diverse" alle elezione europee dell'anno scorso ed a queste elezione. Significa bene che l'idea di uscire dall'Ue non è une idea di destra o di sinistra quindi ancora meno di estrema destra o di estrema sinistra. E siamo tranquilli, mai un politico FN avrebbe fatto qualcosa che danneggerebbe veramente la UE. Loro ci mangiano, diventano milionari, criticando ma mai scrivendo sulle circolare elettorale una voglie di uscire dall'UE. Le parole volano ma gli scritti restano. Allora se voletemi convincere che mi sbaglio sullo FN, non parlatemi di Youtube, ma trovatemi un documento ufficiale di una elezione dove è scritto “uscire dall'UE”. No qualsiasi referendum, no qualsiasi critica, ma "USCIRE UNILATERALMENTE" punto e basta ! L'UPR avendo obbligato di correggere o di processo, il Figaro ha finalmente cambiato il titolo ma nel indirizzo rimane, e nel immagine anche quando il link si fa diffondere !

Ecco che, per la prima volta dopo otto anni di esistenze, una copertura mediatica nazionale sull'upr è finalmente arrivata. La stampa che parla quasi unicamente dello FN, gli fa una promozione micidiale per un unico motivo. Non ha paura di questo partito. I Francesi lo sanno. Il FN fa più oddio che consenso. Ruba soldi al popolo nello stesso modo che gli altri partiti. E ancora ieri, il padre Le Pen disse che non ha niente contro l'Europa, è l'Europa delle Nazioni che vuole. Frase che va nel senso dello scontro delle civiltà promosso dalla geopolitica americana.

6/ La situazione adesso

Si è saputo dopo ma non c'era nessuna denuncia quando i 'gendarmes' sono venuti a cercare Yannick. 
Si può quindi affermare che si tratta di un arresto politico. I sei sindaci hanno finalmente fatto le denunce ma come si può andare ad arrestare un tizio senza che esiste una denuncia prima ? Possiamo concludere che attualmente esiste in Francia una polizia politica contro chi è veramente contro l'unione europea come esisteva una polizia politica contro chi era contro il terzo Reich chiamata gestapo ! Hanno sbagliato con questo arresto perché adesso c'è stato un finestrino aperto nei media nazionale, la Gestapo deve adesso riflettere su cosa deve fare per bloccare l'UPR. E la domanda che mi farei al posto loro è quella: andiamo al tribunale con il pericolo di vedere la bandiera europea vietata sui municipi, con il pericolo che in un processo pubblico la gente si accorge di questo aspetto in più della dittatura  e con il pericolo di pubblicizzare ancora di più l'UPR o troviamo un altro modo per rompergli i c..... e nascondere il caso ?
Si può pensare che aspetteranno che le elezione passano cosi il popolo avrà dimenticato questa storia  e avranno le mani più liberi per continuare le loro manovre antidemocratiche. Ma poco a poco, il muro mediatico si spacca e la fine dell'UE si avvicina.

Gigi Houille




Peggio del rumore degli stivali...
    ...il silenzio delle pantofole !
                                                       
Max Frisch 


domenica 18 gennaio 2015

la Francia sulla strada di uno Stato totalitario

Il problema è abbastanza serioso. Oltre la TV che dà un opinione unica su ogni cosa, l'opinione del governo e dei mondialisti, anche per i bimbi tra due cartoni imparano cos'è il terrorismo e che è una buona cosa di lanciare bombe su paesi lontano. Che è anche una buona cosa di sorvegliare tutti quanti  in Francia per anticipare altre attentati (qui il video di dove proviene lo screenshot):
Imparano anche che Ariane è un successo Europeo, mentre l'UE non c'entra per niente in Ariane, è una collaborazione internazionale, quindi il cartone è un programma politico e non un programma educativo.
I bimbi hanno anche imparato che la riduzione dei regione è una buona cosa mentre a quel momento, non era votata la legge. Che Bashar el Assad è cattivo, un altro programma dirà che ci sono Jihadisti in Siria, ma non dirà che sono contro  il presidente, un  altro ancora imparerà a i bimbi che Putin è molto cattivo e non lascia parlare l'opposizione. Quindi il programma educa i bimbi francesi ad accettare la politica di Hollande.


Ma adesso il problema è ancora più grande perché, nonostante tutti gli sforzi che fa il governo per avere una pensata unica, dopo la strage di Charlie Hebdo, nelle scuole si è fatto un minuto di silenzio, e ci furono parecchie disturbi. Certe alunni rifiutarono di fare quella minuta. Allora la Francia è entrata in un periodo di caccia alle befane ! Tutto può essere causo di apologia al terrorismo. Cosi un amico andrà in tribunale perché hanno trovato sul suo facebook una foto di "Quenelle". (avevo scritto qui un articolo su Dieudonné, padre della "quenelle"). Parecchie son finiti in carcera, qui per 4 anni, anche se avevano solo detto una parola sbagliata, a metta ubriachi. Una ragazza di 14 anni andrà in tribunale, i bambini alla scuola che hanno disturbato il minuto di silenzio sono denunciati alla polizia per apologia al terrorismo. Tanti fatti, tanti arresti dalle autorità che Amesty internazionale ha emesso un allerta per la Francia al troppo arresti senza motivi giusti.
L'ultimo caso a conoscenza è un ragazzo sul suo facebook, che ha condiviso una parodia di una pagina di Charlie Hebdo. Adesso si trova in libertà sorvegliata e sarà tra poco incriminato per apologia al terrorismo. Per farvi un opinione vi propongo di vedere in Francia cosa oggi si può dire e cosa non si può dire. La schizofrenia del governo arriva al suo parossismo. 
Ecco qui la copertura di Charlie hebdo dopo la strage in Egitto nel 2013 che fecce 1150 morti. Capite bene che questo rappresenta l'umorismo, la satira e il genio della scuola francese.
E' scritto, " Il Corano è della merda (non vale niente), non ferma i proiettili".
Il ragazzo incriminato per apologia al terrorismo lo è perché ha condiviso una parodia di quel disegno dove il musulmano diventa  uno dei vignettisti morto nel attentato e la scritta cambia per : "Charlie Hebdo, è della merda (non vale niente), non ferma i proiettili".

Cari amici italiani, capite bene, in caso avete in progetto di venire in Francia, le limite imposto dal nostro governo. Dico questo per la vostra sicurezza, per non finire in carcera non si sa troppo perché. Il disegno uno è una satira, molto in gamba che dica che il Corano è della merda. Questo  E' libertà d'espressione. Il secondo disegno, lui, è intollerabile, spudoratamente odioso, e apologia al terrorismo.


La Francia che predica sempre tolleranza, libertà d'espressione e libertà di pensare, sta raccogliendo i frutti della sua politica estera e per avanzare ancora di più su questa strada senza potere produrre dibattiti pubblici sta diventando uno stato dittatoriale che non ha niente ad invidiare alle peggiore dittature mondiale.

Gigi Houille

sabato 10 gennaio 2015

Charlie Hebdo, Marcia Repubblicana, senza il FN, logico, ma perché ?




Dopo la strage di Charlie Hebdo, Hollande ha deciso di organizzare una "Marcia Repubblicana". Occorre prima dire che questa marcia dice difendere la libertà di espressione. Ma come si può pretendere difendere la libertà d'espressione quando questo governo, come quello precedente e i media in generale, ha fatto del tutto per vietare di spettacolo Dieudonné. Questo è già una grande anomalia nel paese. Si tratta senza il minimo dubbio di libertà a geometria variabile.
Poi a questa marcia, non è desiderato il Front National. A questo punto c'è un'altra anomalia. Occorre allora definire se il FN è un partito repubblicano o no. Ma visto che per me sia il PS che l'UMP, non sono partiti repubblicani, quindi questa domanda la lascio da parte.

Altra è la domanda che mi faccio. Se Hollande aveva chiesto al Front National di venire, cosa avrebbe successo ?

Si potrebbe pensare che visto che la maggior parte di chi si è messo gli sticker, magliette o altro al slogan di "Je suis charlie" fanno parte maggiormente del corrente della "bienpensance", del buonismo, si può presumere che il primo risultato sarebbe una minore partecipazione alla "Marcia Repubblicana".
Si può anche pensare che visto il slogan "Je suis Charlie" e visto che a Charlie hanno lavorato per dividere più che per unire i Francesi e per cristallizzare una brutta opinione dell'islam da anni, la marcia apparentandosi a Charlie, ha già un colore di scontro di civiltà un po nascosto, al quale aggiunto dal Front National sarebbe più visibile.

Ma queste sono virgolette rispetto al vero risultato devastante per tutto l'apparecchio politico atlantista se il Front National avrebbe stato invitato alla "Marcia".

Oltre il fatto che questa marcia è in memoria, non di una santa persone dietro la quale tutti si potrebbero riconoscere, ma di un giornale provocatorio principalmente contro le fede. Ricordo che il buonismo in Francia è laico, anche se credenti di ogni confessione ci cascano senza saperlo. Ricordo anche che una fede non si deve provocare, il giornale ha licenziato Maurice Sinet, detto Siné, uno dei suoi vignettisti nel 2008 per antisemitismo. (sempre la geometria variabile).

Allora il vero motivo del non desiderio di vedere il Front National alla marcia è che il sistema ha bisogno del Front National per rimanere in piede. E quindi, qualsiasi cosa succede, il sistema ha bisogno di far credere che l'oppositore e unico oppositore al sistema sia il FN. Senza questo principale pilastro, il sistema sarebbe già caduto. Il gioco dei UMP e PS sono di pubblicizzare al massimo il Front National e al minimo l'avversario diretto per sperare trovarsi alle presidenziale del 2017 al secondo tour in fronto al FN. Per questo motivo , il canale BFMTV ha ricevuto una lettera de Consiglio superiore dell'audiovisivo perché per le europee 2014 aveva dato il 43% di tempo di parole à FN. Mentre se il partito arrivo prima degli altri in percentuale, non prese più voti del solito quindi no maggior consenso.

Per andare avanti se Hollande non ha invitato il FN ha anche salvato il partito della Le Pen, che può ancore fingere di essere l'unico oppositore al sistema. Ma l'oppositore che, stigmatizzando tutta una religione, deve colpire un paese dove ci sono 5 milioni di musulmani più ancora quelli di origine diversi. La Francia è multietnica da secoli ed è uno dei principali motivi perché il FN non arriverà mai al potere.

Oltre queste considerazione politico-mediateci, in Francia ci sono elezioni quest'anno, prima una legislativa che si terrà il prima febbraio per il posto lasciato vacante da Moscovici dove un unico partito fa campagna già da fine novembre ma nessuno media ne parla, e si tratta dell'UPR. E ci sono poi le "departementales" per fine marzo e anche qui già parecchie squadre dell'UPR hanno iniziato ad andare al incontro della gente,  sapendo bene che non si può aspettare che i media facciano il loro lavoro democraticamente.

Le strategie di manipolazione delle popolazione spiegano bene che si deve inventare un oppositore per fare unione contro di lui. Questo oppositore è inventato, costruito, e quindi lavora insieme al sistema, come Al Qaeda con gli americani. Ma dei veri oppositori il sistema non deve parlare. L'UPR è diventato il sesto partito francese in numero di tesserati, ne ha adesso più dei ecologisti, e non se ne parla nei media e ovviamente non fu invitato da Hollande per la marccia repubblicana e se lo era, avrebbe rifiutato di andare ad appoggiare la strategia geopolitica americana nota come "scontro delle civiltà" ! 

Gigi Houille