lunedì 18 novembre 2013

L'unione europea e le regioni II

L'unione europea e le regioni II
La corda etnolinguistica

I Dalla corda economica
II La corda etnolinguistica
III I berretti rossi
IV Il referendum d'Alsazia

Mappa dei possibile nuovi Stati nell"unione europea
Abbiamo visto nell'ultimo articolo come si usa la corda economica per spingere le regione ad attivarsi  a favore di Bruxelles per sperare ricevere fondi provenendo inizialmente dei Stati ma pubblicizzati come europei. Possiamo quindi  fermare qui e concludere che ovviamente, c'è una volontà di Bruxelles di promuovere le regioni per destabilizzare gli Stati recalcitranti usando la corda economica. Pero continuammo perché si vede oggi che esistono altre cose  in Europa. L'acqua  sull"fuoco è alla buona temperatura, apparono piccole bollicine in tutta la pentola. Sempre più forte in qualche regioni queste voce separatiste, con mezz'Inghilterra sotto pressione di referendum, con la Catalogna, questi due luoghi essendo i più avanzati nella distruzione dei Stati, ma con tanti altri posti dove separatisti lavorano giorno e notte. E questo separatismo non aumenta perché l'Europa non fa più sognare come dice il giornale collaborazionista Le Monde, ma perché qualcuno ha acceso il fuoco sotto la padella e fornisce il legno regolarmente. A promuove questo ancora qui è l'UE. Come ? In nome delle minorità, l'UE domanda ai paesi di firmare la Carta delle lingue minoritarie. Questa Carta è del 1992, quindi non di ieri, e quello che non si dice è che viene se non fatta al minimo influenzata dalla FUEV oggi FUEN;

Mappa del parlamento europeo
con uno Stato stranamente vincente 
di questi nuovi confini
Per la storia, nel dopo guerra; i regionalisti, per la maggior parte ex nazisti che diventarono filo-americani, si unirono a Parigi per fondare un movimento che doveva pesare coll'obiettivo di arrivare a una federazione di nazionalità sul modello austro-ungherese. Questi  federalisti furono sostenuti dai servizi americani e tedeschi. Il primo motivo era, anche qui, per combattere il comunismo. Allora gli Americani trovarono molto comodo di usare elementi fascisti e nazisti, che avrebbero dovuti essere scartati della vita politica definitivamente, per combattere il comunismo. La FUEV fu creata nel 1949 con uno regionalista di Bretagna, con buona pace di François Mitterand (visto come di estrema destra a quel tempo), che sosteneva il nazismo e trovava il governo di Vichy troppo morbido. Questa FUEV è la rinascita del Nationalitäten Kongresse, più o meno l'ufficio che alimentò le querelle dal 1925 al 1938 rispetto alla lingua, l'etnia e il paese nelle regioni germanofone. Questa logica fini ad incorporare al dispositivo atlantista anche i pangermanisti, partigiani di una Europa etnica sotto dominio germanofono. I servizi segreti nazisti furono quasi interamente integrati nel dispositivo della NATO, e il loro capo il Generale Reinhard Gehlen, fu mantenuto alla testa con doppio tutela di Bonn e Washington.
 Mappa etnologica dell'Europa secondo eurominority
 dove ogni bandiera è uno popolo
Ecco l'Europa dei popoli che ci promettono
L'unione perdé della sua influenza perché troppo dominata dai pangermanisti; ha fatto fuggire etnie celtiche e dei Balcani; Ma negli anni 90 fu riattivata prima dello crollo dell'URSS. Ci fu un incontro tra Kohl e Gorbaciov a fine giugno 1989 a Bonn, dove il cancelliere dice al segretario generale del partito comunista : "L'unità tedesca è come il Reno, non si può fermare". Frase alla quale Gorbaciov non risponde niente. Questo giorno a questo momento, Kohl capi che l'URSS non farebbe niente contro questa riunificazione. Helmut Kohl se inorgoglì allora di rifare la grande Germania. Più tardi provò anche negoziati con la Russia per, su basa linguistica, dare la nazionalità Tedesca agli abitanti della Volga, provò a fare la stessa cosa con la Polonia.
A questo momento, il sogno tedesco metteva in pericolo l'evoluzione dell'unione europea e si doveva spingere anche dello lato della moneta comune prima che la Germania assomiglia di nuovo ad uno reich. Allora tutti i paesi non germanofone più gli Stati Uniti spinsero la Germania ad accettare la moneta comune.
Mappa secondo l'origine della lingua
Poi Kohl, che iniziò a finanziare movimenti  via il BND, non si nascondeva neanche più del risveglio del sogno pan-germanico, fondi ufficiale sovvenzionavano organismi separatisti sia dal ministero dell'interno rispetto alle minorità germanofoni in Europa sia dallo ministero degli esteri per le minorità allofoni con bilancia di più di 140 milioni di DM l'anno.
Con la volontà di imporre questa Europa tedesca, germanofone, fu creato nel 1996 ECMI per appoggiare la FUEN: http://www.ecmi.de/ (notate l'indirizzo mail tedesco e i fondatori).
Da quando conosco questo sito, giù a destra si legge; “Ethnopolitical map of Europe under
construction”. Nei primi giorni pensavo che stavano lavorando per farci una mappa, ma fa tanto tempo adesso, che mi sono convinto che è un messaggio politico che significa che stanno lavorando nel cambiare la mappa dell'Europa rispetto al argomento etnopolitico.

Mappa di situazione delle lingue
Allora questa costruzione tedesca che è le FUEN ha uno compito che non è di proteggere le lingue minoritarie o altri dialetti ma di difendere le lingue di minorità etniche, quindi di fare tagli secondo le etnie al interno dei paesi, in modo che sia sostrato la minorità etnica della sua appartenenza statale vale a dire la distruzione dei Stati Nazioni è la promozione del comunitarismo. Quindi si capisce perché  fanno carte come queste dove si vedono le minorità etniche. Vediamo che riguarda l'Italia sopratutto al nord, parliamo in effetto di minorità etniche al interno di uno Stato e non dei dialetti (la differenza è importantissima vedremmo poi perché).


Ritorniamo alla famosa Carta delle lingue minoritarie, la Spagna fu uno dei buoni allievi in questa matteria. Firmò questa Carta tempo fa nel 1992, con tutti i primi partecipanti, la ratificò nel 2001 anche prima dell'Austria (allora che in Austria ci sono presente molto pressioni in questo senso) avendo cosi in quasi tutti le regioni in Spagna a causa di questa Carta, problemi di identità e quindi di separatismo dopo un po.
L'Italia e la Francia firmarono questa Carta ma non la ratificarono mai. Questi problemi esistono nel Regno unito che fecce anche parte dei primi, rispettando la Carta ha dovuto riconoscere come lingue, il gallese, il scozzese, l'irlandese; e come si porta il Regno Unito oggi ? Si richiede l'indipendenza ovunque. 

Ma il problema non rimane nei confini statali, ma e molto più profondo, si può servire di uno confino che esisteva nel 1650 per richiedere una appartenenza, la catena umana che è stata fatta in Catalogna il 11 settembre passò il confino francese. E in Francia ci si trova, con buon pace dei consiglieri regionali che promuovono questo, gente per chiedere una indipendenza perché lo Stato sarebbe cattivo, centralizzato, giacobino mentre Bruxelles gli vuole bene. Uno dei partiti i più europeisti mette anche carte già cambiate in rete  trovata sul sito di Europa ecologia. Hanno già cambiato 5 provincie. Hanno tagliato il Bearn per farne uscire il Paese Basco, hanno rinomato i Pirenei Orientali in Catalogna, hanno fusionato la Savoia  in una, la Corsica  e anche l'Alsazia. E hanno messo la "Loire -atlantique" in Bretagna. La Corsica aveva fatto un referendum anni fa rapporto a un indipendenza, ma il risultato fu no, e l'Alsazia aveva il suo referendum questa scorsa primavera sul collegio unico, vale a dire cancellare le due "départements"  provincie, per fare solo una regione. Fu il teatro di strani capovolgimenti politici che meritano un articolo intero e quindi sarà il soggetto di uno prossimo articolo.

Per verificare che si decide qui di aiutare le minorità etniche e non le lingue minoritarie, dote un occhi a questo sito dove si possono trovare chi difendere dove; troverete forse strano che l'italiano, il tedesco per esempio possono essere lingue minoritarie.
Finiamo questa parte con una notizia fresca. La Carta delle lingue minoritarie che il senato francese più di dieci anni fa rifiutò di ratificare perché era contro la costituzione, questi ecologiste tranne fare carte false della Francia, anche ripropongono la ratificazione della Carta delle lingue minoritarie in data del 31 ottobre 2013:
http://www.assemblee-nationale.fr/14/propositions/pion1508.asp

Questo articolo è senza fine ne conclusione perché ci sono ancora molte informazioni tanto la politica regionale è usata, promossa, e finanziata da tanti interessi transnazionali. Cercherò nel prossimo articolo a fare qualcosa di chiaro sui i berretti rossi di Bretagna che adesso presi si e no dal separatismo entrano nel soggetto di questa seria.

 Gigi Houille

Altre informazioni sulla politica delle regione qui in francese:






Peggio del rumore degli stivali...
    ...il silenzio delle pantofole !
                                                       
Max Frisch 






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